giovedì 11 febbraio 2010

Non bisogna trascurare la figura del padre

Quando si parla del bambino, si specifica sempre l'importanza della madre, trascurando talvolta quella del padre.
Per lo sviluppo psicologico del bambino infatti, anche il padre ha un ruolo di grande importanza, che si manifesta dopo l'attaccamento con la madre che avviene nei primi mesi di vita.
E' nel momento in cui il bambino si "allontana" dalla madre per scoprire il mondo esterno, che avviene un avvicinamento più intenso con il padre, con il quale instaurerà un rapporto di fiducia e di stima.
  • Il bambino in particolare verso i 3 anni, cerca di imitare il padre, vedendolo non solo come un punto di riferiento, ma anche come un modello ideale.
  • La bambina invece tende ad adorare il padre, provando un profondo affetto, dimostrando alcune volte un attaccamento morboso.

martedì 9 febbraio 2010

L'importanza della madre per il bambino

Nei primi mesi di vita i bambini cominciano a distinguere l'odore, la voce, l'aspetto della madre, e verso il quarto mese diventano molto selettivi, piangendo alla comparsa di un volto estraneo e cercando solo la compagnia della madre. Da qui in avanti si instaura un legame talmente forte fra la medre ed il bambino, che la loro allontananza crea angoscia profonda in entrambi.
Come ho già precisato, questo legame ha un ruolo dominante per la vita futura dell'individuo e ciò può essere sostenuto anche da uno studio per il quale è risultato che una percentuale della popolazione carceraria più alta del previsto aveva sperimentato nell'infanzia privazioni o abusi. In particolare ai carcerati nella loro prima infanzia al 95% era mancato l'affetto di una figura materna, o non avevano comunque avuto una figura fissa di riferimento.
L'istinto materno è fondamentale per lo sviluppo infantile, la madre è vista dal bambino come il punto di riferimento, di protezione, e il bambino costretto a rinunciare alla figura materna avrà sicuramente più difficoltà per il futuro; talvolta può capitare che questi bambini diventino violenti o insensibili, mentalmente feriti.

venerdì 5 febbraio 2010

John Bowlby:


Il più grande studioso e sostenitore dell'attaccamento è John Bowlby, già citato precedentemente, che parla di una vera e propria teoria dell'attaccamento.
I punti principali sui quali desidero soffermarmi sono due:
  • UNA BASE SICURA: concetto nato a seguito di alcune osservazioni sul comportamento dei macachi, i quali hanno gli stessi schemi di comportamento dei bambini. A seguito di tali osservazioni dedusse, infatti, come la madre si dimostri una base sicura per il bambino.

  • STILI DI ATTACCAMENTO: sicuro; insicuro evitante; insicuro ansioso ambivalente; disorientato\disorganizzato. Ogni stile di attaccamento determina il comportamento futuro del bambino ed il suo rapporto con gli altri.
Per chi volesse saperne di più digiti questo link:

Problematiche del Nido riguardanti l'attaccamento

L'inserimento del bambino al Nido, per quanto riguardano le problematiche di attaccamento, ha due sfaccettature:
  1. dal punto di vista del bambino:
  • disturbi emotivi
  • disturbi alimentari
  • regressioni psicofisiche
  • risvegli notturni
  • difficoltà nell'istaurare rapporti con gli altri

2. dal punto di vista del genitore (in particolare la madre) :

  • gelosia per il rapporto che il bambino instaura con l'educatrice
  • colpevolezza
  • insicurezza
  • mancanza di riconoscimento del proprio ruolo

martedì 2 febbraio 2010

Inserimento al Nido

L'inserimento al nido rappresenta un momento molto delicato, che va trattato con cura.
Poichè il nido copre la fascia d'età che va dai 3 mesi ai 3 anni, si può capire come l'inserimento non possa essere uguale per tutti i bambini, in quanto ci sono esigenze diverse, inotre non si può sempre parlare di un programma di inserimento generico, perchè ogni bambino ha una diversa personalità e richiede i suoi tempi. L'inserimento è anticipato da diversi colloqui tra i genitori e le educatrici, in cui vengono esposte le esigenze del bambino, dal pasto, al sonno, al cambio, ecc., modo attraverso la quale le educatrici sapranno poi come comportarsi con il bambino per non creare disagio. Nei primi giorni di nido il bambino deve passare del tempo, al nido, assieme ai genitori, che sia la madre o il padre, per inserirsi senza traumi al nuovo ambiente e alle educatrici.
Ai nidi si parla molto di questi programmi di inserimento, ma in realtà, avendo fatto anche dei tirocini, ho avuto modo di osservare che questo momento di fondamentale importanza per il bambino inserito al nido viene trascurato, anzi molte volte non viene proprio svolto, talvolta anche per mancanza di tempo da parte dei gentori che non possono mancare al lavoro.
Credo che debba essere data molta più importanza a questa delicata fase, e che debba essere appoggiata e sostenuta da tutte le parti in questione: il nido, i genitori, il datore di lavoro.

sabato 30 gennaio 2010

Il nido è positivo o negativo?


Dopo la seconda guerra mondiale, le esigenze lavorative hanno fatto si che si creassero delle strutture, i Nido, nei quali poter lasciare i figli di età inferiore ai tre anni.
Inizialmente questa nuova struttura era malvista, in quanto si sosteneva che erano troppe le persone che ruotavano intorno al bambino, senza una figura di riferimento precisa.

In particolare si aveva paura che il bambino non si attaccasse nel modo dovuto alla madre, con conseguenti problematiche future. Oggi sappiamo che i bambini sono capaci di attaccamenti multipli, perciò se il Nido si presenta stimolante e il bambino ha modo di interagire con adulti sensibili e disponibili, esso diventa non solo una struttura in cui lasciare i bambini perchè non si sa a chi affidarli, ma una struttura positiva, che può a sua volta aiutare o rinforzare lo sviluppo del bambino, attraverso attività stimolanti.

mercoledì 27 gennaio 2010

L'ipotesi dell'unico attaccamento alla madre

Il bambino già verso i 6-7 mesi instaura i suoi primi legami di attaccamento.
Anni fa si pensava che il bambino formasse un unico legame di attaccamento, in quanto quest'ultimo era sempre ritenuto esclusivamente attaccamento alla madre. In alcuni casi il bambino si poteva legare ad altri, ma solo perchè facevano le veci della madre in sua assenza.
Ora sappiamo benissimo che, nonostante il legame con la madre sia di fondamentale importanza, il bambino può legarsi anche ad altre figure, indipendentemente da quella della madre. Il mondo sociale dei primi anni di vita del bambino sembra semplice, ma in realtà è complesso, non c'è solo il legame madre-bambino, ma molti altri legami i quali possono formarsi con persone della famiglia ma anche con altre figure al di fuori che hanno a che fare con lui.